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Modulo d'iscrizione


Gli appuntamenti 2022

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Vito Mancuso
Martini maestro spirituale

introduce Vittorio Coletti

23 settembre 2022 | ore 17.30
Genova, Palazzo Ducale
sala del Maggior Consiglio



A dieci anni dalla morte, Carlo Maria Martini continua a sollecitare un pensiero aperto e critico dell'esperienza cristiana e a richiamare, dentro e oltre le religioni, il valore della spiritualità, dell'intima, molteplice e libera interrogazione del Mistero. Il teologo Vito Mancuso, che l'ha conosciuto di persona e ne ha studiato il pensiero, aggiunge ai suoi celebri ritratti di maestri di spiritualità anche quello del grande Cardinale di Milano.

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Leggi l'articolo pubblicato su Il Secolo XIX











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L’SOS non salva più
In fuga dai mali d’Africa migliaia di migranti annegano senza soccorso. L’UE consenziente

di Camillo Arcuri

Giovedì 9 giugno | ore 18.00
Genova, Palazzo Ducale


Con Camillo Arcuri
Partecipano
Luca Borzani, storico
Maurizio Aletti, comunità di Sant’Egidio
Cheik Bou Kounta, testimone e mediatore culturale
Giuliano Galletta, giornalista
leggerà una scelta di brani del libro Enrica Origo, attrice




















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Garantismo
di Vincenzo Roppo

24 maggio | ore 17.30
Genova, Palazzo Ducale,
Sala del Minor Consiglio


Si confronteranno con l'autore: Claudio Viazzi, già presidente del Tribunale di Genova, e Alberto M. Benedetti, membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura

Introdurrà Vittorio Coletti del Centro Studi Antonio Balletto



















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La collocazione della donna nella società è sempre stata condizionata dalle concezioni religiose dominanti e, viceversa, queste hanno spesso assecondato gli assetti vigenti delle relazioni sociali. Solo nei periodi di radicale mutamento di questi assetti o di quelle concezioni si aprono nuove possibilità per l’iniziativa e l’autorevolezza anche pubblica delle donne. Questi sono però anche momenti in cui la rivendicazione di spazi e la conquista di diritti incontrano maggiori resistenze e suscitano reazioni violente sia nell’ambito privato che in quello pubblico, come mostrano le più recenti, dolorose esperienze in tutti i continenti. Ma in che modo le grandi tradizioni religiose continuano a pesare come vincoli e come pregiudizi sulla condizione femminile nelle diverse società? Non contengono forse anche elementi di crescita e liberazione? Quali sono i limiti attuali della libera e attiva partecipazione delle donne alla vita e alla guida delle comunità religiose? Quali prospettive di mutamento positivo si possono intravedere? Quali percorsi di formazione possono preparare nuove forme di attività e di responsabilità per le donne nelle diverse comunità?
Le religioni e la donna
17 gennaio | 21 febbraio 2002 | ore 18.00
Genova, Palazzo Ducale,
Salone del Maggior Consiglio


lunedì 17 gennaio 2022
I nodi della questione femminile nella chiesa cattolica
Adriana Valerio
teologa e storica del cristianesimo
Università Federico II di Napoli


lunedì 24 gennaio 2022
La donna nella tradizione e nella cultura ebraica di oggi
Miriam Camerini
regista teatrale, studiosa di ebraismo

lunedì 31 gennaio 2022
La donna nelle chiese protestanti
Elizabeth Green
teologa, pastora battista a Cagliari

lunedì 7 febbraio 2022
La donna nella vita delle comunità induiste
Maria Angelillo
docente di lingua Hindi e cultura indiana
Università Statale di Milano


lunedì 21 febbraio 2022
La donna nell’Islam e nelle comunità musulmane
Nibras Breigheche
teologa e guida religiosa musulmana, Trento







isoleri
Don Antonio Balletto
e la sua biblioteca

Martina Isoleri


La figura di Don Antonio Balletto, uomo, sacerdote ed editore di grande spessore culturale e umano, si colloca soprattutto fra Genova e Albenga, luoghi nei quali è stato capace di lasciare un segno importante nelle persone che lo hanno conosciuto e frequentato. Don Balletto è stato capace di stare sulla soglia per accogliere i “segni dei tempi”, cogliendo con sguardo attento e critico le istanze del suo tempo e dedicandosi con passione allo studio non soltanto teologico, ma anche letterario, storico e filosofico. La chiarezza espositiva, l’amore per il latino e il gregoriano, l’attenzione per la cura dei dettagli durante la liturgia ma anche nel preparare le lezioni, la disponibilità e la gratuità verso le persone, il carattere composto ed equilibrato, la fedeltà alla Chiesa: sono queste le caratteristiche che meglio tratteggiano l’immagine del sacerdote genovese. Lascito importante e concreto di questo suo essere è la collezione libraria custodita oggi presso la Biblioteca Comunale “S. Comanedi” di Albenga, dalla quale emerge una grande attenzione volta alla riscoperta della persona umana, colta nel suo significato più profondo, in relazione con Dio e con gli uomini.

▶ Apparato iconografico
▶ Scheda libro
brochure
Attività del Centro Studi Antonio Balletto 2009-2018

Scarica la brochure



l'opera comune

La collana “L’opera comune” intende ampliare lo spazio di risonanza delle iniziative del Centro Studi e del lascito intellettuale e civile di Antonio Balletto, ospitando scritti suoi e su di lui, testi originati dai cicli di lezioni e conferenze organizzati dal Centro Studi, nonché di autori legati alle sue ispirazioni e alle sue attività.

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Le lezioni di Teologia a San Fruttuoso

…in linea…
solo un assaggio di ciò che ci proponiamo di realizzare e cioè la pubblicazione delle lezioni di teologia che don Balletto ha tenuto nel quartiere di San Fruttuoso dal 1985 al 2007 definito da lui stesso “la più bella cattedra della sua vita”. Ciò che ha animato questo corso è stata la convinzione che la teologia non è un qualcosa di astruso da destinarsi a pochi specialisti ma un pensare Dio che è costitutivo dell’essere umano e che fa sì che un uomo sia dignitosamente uomo. Quest’uso dell’intelligenza che, con onestà, spinge l’uomo a riconoscere la propria origine e il proprio senso in qualcosa che trascende il finito è insito in tutti gli uomini che abbiano tanta sensibilità di accorgersene ed imparino a porsi domande su sé stessi e su ciò che li circonda. Ed ecco il perché di un “fare teologia in quartiere” e cioè in una struttura che appartenesse a tutti i cittadini, credenti e non credenti, giovani e meno giovani, più colti e meno colti, proprio nella consapevolezza che tutti hanno il diritto ed il dovere di pensare e dare il proprio contributo ad una ricerca che tocca tutti e conta per tutti. In questa 1° lezione del 21 ottobre 1985 che introduce il II anno dedicato all’antropologia, don Balletto traccia proprio le linee essenziali e lo spirito che animeranno tutti gli incontri successivi. La voce, nel pieno della sua maturità, trasmette in tutta la sua limpidezza, forza e vigore la magnanimità che la sua figura ha sempre sprigionato a beneficio di chi ha saputo coglierla, svegliando o ri-svegliando le coscienze a mettersi in cammino per cercare non pretenziose soluzioni ma almeno avvii di soluzione che dessero dignità al nostro esistere.
Buon ascolto!

ascolta
avvertenza: la lezione è stata suddivisa in 5 parti

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